Arriva uno stop inatteso alla fruizione del Teatro "Giuseppe Verdi" di San Severo perché non rispetta le norme antincendio.
Delusione, rabbia, indignazione e lacrime, tante lacrime, quelle che non vorresti mai vedere solcare il viso di un bambino; invece, di lacrime ne sono state versate tante, troppe, dagli occhi lucidi e innocenti dei numerosi bambini che mercoledì 21 dicembre hanno atteso, invano e al freddo, che le porte del Teatro "Giuseppe Verdi" di San Severo si aprissero per consentire loro di assistere al musical “Il Mondo di Cenerentola”.
Cosa è accaduto? Mezz'ora prima di andare in scena, la compagnia teatrale "In maniche di camicia" riceve una comunicazione che è una vera e propria doccia fredda: niente spettacolo perchè il teatro è inagibile. Si consuma una vera tragedia che prosegue, di conseguenza, anche al di fuori del teatro tramutandosi per le centinaia di spettatori in una farsa.
Sgomento e incredulità serpeggiano negli sguardi attoniti di mamme e papà, che non hanno il coraggio di dire ai propri figli che non potranno vedere la storia di Cenerentola. Come spiegare ad un bambino che un'ordinanza prefettizia vieta loro di vivere un sogno?
Danno e beffa la fanno da padrone. Sembra che nessuno dell'organizzazione dello spettacolo sapesse nulla di questa decisione; la compagnia, composta da adulti e bambini, aveva ottenuto il patrocinio del Comune di San Severo e, da giorni, aveva avuto accesso al teatro per le prove di rito. Dunque, come spiegare una simile debacle? Tutti gli spettatori avevano comprato il biglietto e lo spettacolo godeva anche del supporto di alcuni sponsor.
E se tutto era previsto e comunicato da tempo, perchè è stata applicata la disposizione soltanto in questa occasione e non, ad esempio, durante gli spettacoli del cartellone di prosa organizzata dal Comune con il Teatro Pubblico Pugliese?
Non sono tardate, ovviamente, le diatribe tra opposte fazioni politiche e i rimpalli di accuse e colpe che, molto probabilmente, poco interessano ai cittadini e a quei genitori che hanno dovuto subire, impotenti e inermi, le lacrime dei figli per un'assurda questione burocratica.
Attraverso un comunicato stampa, l'Amministrazione Comunale sostiene di essere stata costretta ad impedire l'accesso al teatro per tutelare l'incolumità del pubblico, a seguito di una nota prefettizia, precisando che l'ultima agibilità definitiva è avvenuta nel 1998: da quell'anno, comunque, non è mai stata rilasciata la certificazione di prevenzione incendi, andando avanti attraverso autorizzazioni provvisorie.
Diciotto anni di paliativi: questo è il tempo impiegato per non mettere in sicurezza la struttura. Eppure, ne è passata di gente, ne sono state realizzate di stagioni teatrali, non si contano più gli spettacoli portati in scena. Tutto ciò, dunque, è accaduto sulla pelle dei cittadini, inconsapevoli che avrebbero potuto restare offesi da un eventuale incendio o dalla mancanza di personale qualificato capace di gestire le emergenze.
Il Teatro "Giuseppe Verdi" di San Severo è il fiore all'occhiello della città, l'unico tempio della cultura: è la più grande sala teatrale di Capitanata, terzo in Puglia solo al Petruzzellis di Bari e al Politeama di Lecce. Fondato nel 1937, in quasi ottant'anni di vita ha visto passare nella sua meravigliosa sala all'italiana intere generazioni di amanti del teatro, dell'opera, della prosa, della lirica.
Da alcuni anni, la struttura attira le ambizioni di molti, anche se pochi sono stati capaci di onorare il suo valore. Questo episodio è soltato l'ultimo, in ordine di tempo, a destare la curiosità di molti. A settembre, durante un importante convegno medico che si stava tenendo nell'Auditorium Comunale, l'ENEL ha staccato la corrente pare per morosità pregresse; altro caso davvero più unico che raro è l'affidamento a ben cinque direttori artistici della programmazione culturale della struttura. Ancora, dopo due anni di ineccepibile direzione artistica di Musica Civica, kermesse di alto spessore culturale ideata e diretta dal maestro d'orchestra Gianna Fratta (la stessa che ha diretto il concerto di Natale nell'Aula del Senato della Repubblica), non se ne trova più traccia, al momento, nella programmazione annuale: nn vero peccato visto che gli ospiti che hanno solcato il palco del Verdi sono stati tutti di un livello estremamente alto.
Il Teatro "Giuseppe Verdi" di San Severo non ha una guida politica chiara, non ha una programmazione unica ma più iniziative spesso tra di loro sovrapposte, potrebbe essere sede (come lo fu in passato) di una scuola di teatro o di un'Accademia che potrebbe sfornare talenti e creare un indotto che sarebbe una boccata di ossigeno per tanti commercianti.
Al momento, Il Teatro "Giuseppe Verdi" è una Penelope assediata dai Proci che attende la liberazione del suo Ulisse. Se la storia vive di corsi e ricorsi, come diceva il filosofo Giambattisca Vico, prima o poi dalle acque agitate del Mediterraneo approderà sulla terraferma chi porterà ordine e buon senso. Fino ad allora, si correrà nuovamente il rischio che ai bambini sarà vietato di andare a teatro, una cosa davvero aberrante per usare una parola cara a Umberto Eco.